Parziale deroga alla norma sui
rilasci del deflusso minimo vitale delle derivazioni irrigue per
le aste del fiume Stura di Demonte e dei torrenti Gesso e
Grana-Mellea, nel Cuneese. Lo ha deciso la Provincia,
accogliendo le richieste del mondo agricolo, dopo una serie di
incontri con i consorzi irrigui interessati, la Regione Piemonte
e Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale).
La carenza di risorse idriche sta colpendo in particolare il
settore vallivo sud-occidentale della 'Granda'.. Nel caso del
torrente Maira, inoltre, un 'regolatore delle acque', una figura
prevista dalla normativa nazionale che si occuperà - con
l'ausilio dei Consorzi irrigui - "di definire i riparti delle
acque disponibili nelle condizioni di carenza idrica,
consentendo anche di contemperare le diverse esigenze
manifestate dai concessionari.
La Provincia ha convocato per martedì 14 settembre un tavolo
specifico per l'asta del fiume Tanaro per affrontare gli stessi
problemi. Terminata la stagione irrigua, proseguirà il lavoro di
rinnovo delle grandi derivazioni irrigue cuneesi che vedrà la
Provincia ed i Consorzi irrigui "impegnati in un percorso
virtuoso di adeguamento dei prelievi, con un occhio vigile a
fronte alle mutate condizioni climatiche".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA