Riapre il Mao con la nuova mostra
Krishna, il divino amante.
La collezione d'opere d'arte proveniente dall'Asia
meridionale comprende quattro dipinti religiosi incentrati sulla
figura del dio Krishna, di cui tre di notevoli dimensioni.
L'esposizione si propone di mostrare al pubblico questo tipo di
produzione pittorica (picchavai), accompagnata da una selezione
di componimenti poetici ascrivibili alla corrente devozionale
della bhakti, nell'ottica di esaltare attraverso la visita il
concetto di esperienza estetica cara alla tradizione indiana, il
rasa. Il termine rasa, che significa "succo", "essenza" o
"gusto", indica un particolare stato emozionale che è intrinseco
all'opera d'arte, sia essa visiva, letteraria o musicale, e che
riesce a suscitare nello spettatore la corrispondente
disposizione d'animo. Le poesie presentate in mostra accanto ai
dipinti, oltre a essere una chiave di lettura evocativa delle
raffigurazioni pittoriche, intendono invitare a un pieno
godimento estetico dell'esposizione attraverso il linguaggio
universale dei modi dell'arte.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA