Seconda Pasqua in lockdown, ma le
aspettative degli artigiani alimentari del Piemonte quest'anno
sono migliori rispetto al 2020 quando sono stati costretti a
chiudere, mentre alla grande distribuzione era permessa la
commercializzazione dei prodotti. Sono comunque ancora in
perdita rispetto alla Pasqua pre- Covid 2019. La produzione e la
vendita di prodotti dolciari artigianali - uova di Pasqua e
colombe - destinati alle festività pasquali registra un
incremento del 25%, ma nel 2020 gli artigiani avevano subito
perdite per 40 milioni di euro in un mese.
"Dagli ordini che stiamo registrando in questi giorni -
afferma Dino de Santis, presidente di Confartigianato Torino -
registriamo un flebile segnale di ripresa per i dolci di Pasqua,
in primis per le uova e per le colombe, anche se siamo ancora
lontani dallo standard di vendita della Pasqua pre-Covid".
La vendita diretta della pasticceria artigianale coinvolge
in Piemonte 1.618 imprese di pasticceria e gelateria nelle quali
lavorano 4.780 addetti, un settore caratterizzato da un'elevata
vocazione artigianale, con circa 1.200 imprese artigiane, che si
stima rappresentino il 76,4% del comparto. Per questo
Confartigianato Torino promuove l'acquisto dei prodotti tipici
locali: "Sosteniamo i prodotti tipici locali artigianali
acquistandoli nei laboratori di prossimità" dice De Santis.
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