I delegati dell'ex Ilva di Novi
Ligure (Alessandria) incontreranno in remoto la prossima
settimana il consiglio regionale in una seduta virtuale. Lo ha
comunicato il presidente del consiglio regionale, Stefano
Allasia, nella riunione dei capigruppo. L'incontro richiesto
dalle Rsu dello stabilimento era previsto ieri, ma è saltato
perché l'aula è stata chiusa per la presenza di alcuni
consiglieri positivi al Covid.
Nei giorni scorsi i delegati hanno anche scritto al
presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, per chiedere
un suo intervento in difesa della fabbrica di Novi, dove
lavorano 650 persone a fronte dei 700 previsti, e di quella di
Racconigi (Torino) che conta 150 addetti. La Regione Piemonte -
hanno sottolineato le Rsu - è l'unica assente al tavolo al Mise
in cui si discute dell'ingresso dello Stato in Arcelor Mittal,
mentre sono presenti i governatori della Puglia e della Liguria.
"La siderurgia che è rimasta in Piemonte va tutelata. I
delegati e i lavoratori di Novi hanno ragione: lo stabilimento è
una piccola eccellenza, non si possono continuare a perdere
professionalità", osserva il segretario generale della Fiom,
Giorgio Airaudo. "Bisogna dare sicurezza ai lavoratori su quando
si tornerà a investire. E' una buona notizia che ci sia un
incontro con i lavoratori in Regione, ma Cirio dovrebbe sedere
al tavolo con Emiliano e Toti. Il Piemonte non può fare il vaso
di coccio in una vicenda in cui lo Stato gioca un ruolo
diretto".
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