"L'operazione sui migranti messa in
atto ieri a Saluzzo dalle forze dell'ordine, coordinate dalla
Questura di Cuneo, getta una luce sinistra su una questione
sociale che rischia di attribuire agli imprenditori agricoli
tutte le responsabilità di sicurezza e legalità sul territorio".
È l'allarme lanciato da Coldiretti Cuneo che ribadisce
l'estraneità dei frutticoltori e la loro esasperazione per
essere percepiti come il capro espiatorio di una situazione
sociale di difficile gestione.
"Ben vengano i controlli di natura sociale e sanitaria per
ridurre al minimo il rischio assembramenti tra gli
extracomunitari; a tal proposito ribadiamo l'urgenza di limitare
l'arrivo di migranti nella 'Granda' privi di una concreta
opportunità di lavoro e costretti a sistemazioni di fortuna.
Tuttavia - dice il delegato confederale di Coldiretti Cuneo,
Roberto Moncalvo - temiamo che lo stato d'assedio che da fine
maggio insiste sul Saluzzese, con operazioni e retate delle
Forze dell'Ordine, leghi pericolosamente il problema migranti al
lavoro onesto degli imprenditori agricoli locali"
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