A Torino, la storia delle scuole
all'aperto si intreccia con la storia dell'assistenza a bambini
gracili e poveri e della prevenzione antitubercolare, le prime
lezioni all'aperto di scuole "normali" risalgono a inizio
Novecento, quando i bambini della Tommaseo, con il banco-zaino
in spalla, vanno a studiare nei giardini Cavour, quelli della
Roberto D'Azeglio (1914) e quelli della Gaspare Gozzi fanno
lezione in campagna o coltivano il giardino scolastico. Di
questo tema, che oggi si lega alla ripartenza della scuola dopo
l'emergenza Covis, si parlerà in un incontro, nel cortile di
Palazzo Barolo, organizzato dal Musli, Museo della scuola e del
Libro per l'Infanzia, martedì 2 giugno, in occasione della
riapertura al pubblico.
Con Pompeo Vagliani, presidente della Fondazione Tancredi di
Barolo, interverranno Fabrizio Bertolino dell'Università della
Valle d'Aosta, Maria Cristina Morandini dell'Università di
Torino, Luciana Pasino della Fondazione Tancredi di Barolo.
Tra le 15.30 e le 18.30 sarà anche possibile partecipare
alla visita guidata al Percorso Libro, itinerario permanente
dedicato alla storia del libro per l'infanzia, comprensivo della
mostra temporanea "Tante teste tanti cervelli. Lanterna magica
delle facce umane". Si potranno così scoprire circa settanta
libri animati, abbecedari e giochi dell'Ottocento e del primo
Novecento, così come i rapporti tra libri animati e "precinema".
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