dichiara il primo cittadino
di Termoli Francesco Roberti -. Ci siamo impegnati insieme nel
campo della cultura e dello sport. Ed ora siamo chiamati a
questo atto di solidarietà che ci unisce proprio a seguito della
guerra in Ucraina. Loro sono stati i primi ad accogliere i
profughi e noi siamo stati pronti a dare una mano a loro in
termini di raccolta fondi. Oggi abbiamo fatto una nuova
iniziativa per inviare materiale scolastico ai bambini ucraini
che dovranno iniziare in Polonia un nuovo anno scolastico".
"Sono molto felice di essere qui e desidero salutare tutti i
cittadini di Termoli. Ogni uomo ha bisogno di un amico. Siamo
venuti qui anche per rinnovare questa amicizia - prosegue il
sindaco Kotala -. Una città ha bisogno dell'altra. Abbiamo un
gemellaggio anche con la città di Ternopil in Ucraina. Gli
abbiamo teso la mano da subito e da Termoli è arrivato un grande
aiuto che noi abbiamo consegnato loro. Siamo nella stessa Europa
e speriamo che anche il futuro di Ucraina cambierà".
Il primo cittadino di Chorzow, dopo aver sottoscritto nuovamente
il patto, ha lanciato un appello affinchè vengano donati
attrezzi sanitari e ospedalieri di seconda mano, in buono stato,
da utilizzare per la cura dei feriti di guerra. Kotala
sottolinea la necessità di un'ambulanza usata e altre
attrezzature per il soccorso traumatologico. Il pomeriggio dei
due amministratori è proseguito con l'incontro con associazioni
di volontariato locali, impegnate in questi giorni nella
raccolta di materiale scolastico da donare proprio
all'Amministratore di Chorzow per gli alunni ucraini.
La "tre giorni", iniziata ieri, prosegue oggi, sabato 10
settembre con l'attività di solidarietà delle associazioni
locali coinvolte mentre domani, domenica 11 settembre si aprirà
con la celebrazione eucaristica di Padre Enzo Ronzitti e
proseguirà con la maratona di 12 ore di calcio: da mezzogiorno a
mezzanotte, una partita ogni ora per suggellare la nuova
collaborazione iniziata proprio nel 2002 all'insegna dello sport
calcistico.
"Questo è un anniversario importante - conclude il parroco Padre
Enzo - che non abbiamo potuto celebrare due anni fa a causa del
covid. Nel 2002 era il tempo bello della presenza di Giovanni
Paolo II come pontificato e allora ci è sembrato importante
farlo con la Polonia. Per via di un meeting dell'amicizia della
polisportiva San Pietro e Paolo abbiamo cercato squadre europee
che potessero venire e una delle risposte è stata quella della
Polonia".
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