Lockdown e chiusure a singhiozzo non
scoraggiano un gruppo di 20 giovani imprenditori di Jesi che
hanno deciso di unirsi per investire risorse, energie e idee in
un ambizioso progetto di sviluppo virtuoso della loro città
attraverso le attività di accoglienza, ristorazione e
intrattenimento. Il progetto, chiamato "Jesi città da vivere",
unisce alcuni locali del settore Horeca che vogliono dare un
orizzonte di crescita al loro business grazie ad una proposta
comune, in armonia con l'ecosistema cittadino, e capace di
generare nuovi flussi di turismo in città. Si tratta di una
iniziativa privata, ma aperta nel suo percorso, pronta alle
collaborazioni, in primo luogo con il Comune di Jesi. Un
progetto nato nei mesi pre-covid, ma rafforzato dalle difficoltà
generate dall'emergenza sanitaria, perché - fanno sapere i 20 -
"potremo crescere solo se uniamo i nostri sforzi, proponendo le
nostre iniziative quando la socialità potrà riprendere i suoi
spazi, in maniera disciplinata e creativa". Il percorso inizia
in questi giorni, con una serie di work-shop di Design Thinking
che aiuteranno i 20 partecipanti a identificare metodi e
strumenti per lavorare insieme, ed iniziative da proporre alla
città quando l'epidemia allenterà la presa.
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