"L'Unione Europea sta cercando
30 centri di innovazione digitale in almeno 8 Paesi membri per
creare un network focalizzato sull'intelligenza artificiale: le
Marche hanno le carte in regola per essere selezionate, a patto
che, alla call, si risponda in forma aggregata". Alla vigilia
della chiamata di Bruxelles, Manuela Bora, assessora alle
Attività produttive della Regione Marche, torna a parlare della
necessità di fare sistema. In particolare, si rivolge alle
associazioni di categoria che hanno ottenuto i finanziamenti per
la realizzazione dei Dih (Digital Innovation Hub): dopo aver
finanziato il progetto comune di Cna Marche e Compagnia delle
Opere Marche Sud, quello di Confindustria Marche e un terzo
presentato da Confartigianato e Claai insieme, sono state
reperite altre risorse anche per Confcommercio Marche Centrali e
per il tandem Confcooperative-Lega Coop.
"Sono assolutamente certa che ognuno dei progetti abbia un
grande valore - dice ancora Bora - ma la sfida europea che ci
attende richiede massima collaborazione tra le associazioni di
categoria: le Marche hanno competenze e forza per arrivare a
rispondere alla call europea con un unico Digital Innovation Hub
a perimetro regionale". Bora è disponibile ad accompagnare il
percorso di integrazione e, "qualora andasse in porto, anche per
favorire il dialogo con Bruxelles". Il modello auspicato
dall'assessora è "un organismo federato, all'interno del quale
si possono creare dei rami che si specializzano rispetto al
ruolo che svolgono le singole associazioni di categoria". Un Dih
regionale, dunque, capace di dialogare all'interno del tavolo di
coordinamento, dove sono presenti anche i Punti Impresa Digitale
(Pid) della Camera di Commercio e i competence center, poli di
ricerca ed innovazione nei quali operano università e imprese.
"Al momento non tutte le associazioni di categoria sembrano
disponibili a integrarsi - aggiunge - Se così fosse, temo che le
Marche rischierebbero di restare fuori dalla rete europea,
vanificando anche lo sforzo che abbiamo fatto come Giunta,
mettendo a loro disposizione risorse significative". La Regione
sta puntando "decisamente" sulla digitalizzazione: il digital
innovation hub è un tassello importante all'interno della legge
n. 25 del luglio 2018, che promuove il percorso per offrire alle
Pmi, "anche le più piccole", servizi utili alla realizzazione
della fabbrica intelligente. "La crisi sanitaria ed economica
che stiamo vivendo - conclude Bora - ci impone di accelerare il
nostro piano di azione, perché gli investimenti in tecnologie
digitali e per le fabbriche 4.0 servono subito alle aziende
marchigiane per essere competitive. Ecco perché, da oggi, è
importante avere una visione comune e forme di collaborazione
sempre più solide".
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