La frazione Nibbiano di Camerino
dovrà essere delocalizzata a causa del peggioramento di una
frana, preesistente al sisma del 2016 ma aggravata dalle forti
scosse di terremoto. I dettagli, anche economici, delle
delocalizzazioni, saranno definiti nelle prossime settimane
tramite un'Ordinanza speciale in deroga. Lo fa sapere la
struttura commissariale post sisma del Centro Italia. Ieri il
Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido
Castelli, il direttore dell'Ufficio speciale per la
ricostruzione Marco Trovarelli, il sindaco di Camerino Roberto
Lucarelli, il vicepresidente dell'Assemblea regionale Gianluca
Pasqui e il professore dell'Università di Chieti-Pescara, Nicola
Sciarra, hanno incontrato i proprietari delle case della
frazione di Nibbiano, per comunicare gli esiti dello studio di
approfondimento del movimento franoso che interessa l'area.
"La presenza di una frana nella frazione di Nibbiano era
stata ipotizzata già nella microzonazione di terzo livello
effettuata nel 2020, - ricorda la Struttura - che segnalava la
pericolosità dell'area. Successivamente, nel 2022, con la
presentazione del Piano attuativo per la frazione, una possibile
pericolosità era stata rimarcata tanto da portare alla necessità
di ulteriori approfondimenti per accertarsi che la ricostruzione
nell'area potesse avvenire in sicurezza. Quest'ultimo studio,
condotto dall'ingegner Francesco Massa e dal geologo Massimo
Mangifesta, che si sono avvalsi della collaborazione del
professor Nicola Sciarra, ha seguito le indicazioni
dell'Ordinanza 119 del 2021 e del decreto commissariale 626, che
regolano gli approfondimenti per la ricostruzione in aree a
rischio frana, e ha certificato la pericolosità della zona".
"La frana preesistente al sisma, è stata ulteriormente
aggravata dalle scosse del 2016, - fa presente il Commissario -
con un rischio elevato per l'intera area dell'abitato e quindi
la necessità di delocalizzare tutte le abitazioni di Nibbiano.
Dovranno essere delocalizzati sia gli edifici inagibili sia
quelli ancora agibili o che erano stati riparati dopo le
scosse".
"Dobbiamo consentire ai nostri cittadini di vivere in case
sicure, impegnandoci per alleviare gli enormi di disagi che
queste famiglie di Camerino si trovano ad affrontare - dichiara
Castelli -. Insieme all'amministrazione valuteremo gli strumenti
derogatori più idonei a garantire una delocalizzazione equa per
tutti, anche per chi aveva già presentato il progetto di
ricostruzione o aveva terminato i
lavori di riparazione della propria abitazione. La Struttura
commissariale, insieme all'Usr e al Comune, è già al lavoro per
un'Ordinanza speciale che non lasci indietro nessuno".
"Sono vicino ai miei concittadini e, come ho ribadito anche
ieri sera, l'amministrazione resterà al loro fianco in questo
momento drammatico per le famiglie di Nibbiano - dice il sindaco
Roberto Lucarelli -. Da sindaco la mia prorità è la sicurezza
della popolazione. Ricontatteremo ciascun nucleo familiare per
analizzare le singole situazioni e necessità e arrivare quanto
prima a una soluzione condivisa".
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