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Nuova scuola primaria ad Apiro intitolata a Tamagnini e Legatti

Nuova scuola primaria ad Apiro intitolata a Tamagnini e Legatti

2,5 milioni di euro per edificio post sisma, ospita 90 alunni

APIRO, 21 aprile 2024, 16:55

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Ad Apiro, nel cratere maceratese del sisma del 2016, è stata inaugurata la Scuola Primaria che, costruita dopo il sisma, è stata intitolata a Giuseppe Tamagnini e Giovanna Legatti: il primo, originario di Apiro, uno dei padri dell'Movimento di cooperazione educativa in Italia, la seconda, maestra a Coldigioco, fu artefice di un'esperienza didattica ancora oggi attuale. Il taglio del nastro ad Apiro, uno dei luoghi simbolo per l'interno Mce nazionale e una "giornata da incorniciare per la sezione di Macerata del Movimento di cooperazione educativa.
    Per costruirla sono stati investiti quasi 2 milioni e mezzo di euro. La struttura, che gode di uno splendido panorama verso il monte San Vicino, si sviluppa su una superficie di oltre 1.600 metri quadrati, conta una decina di aule, un'aula magna, una grande palestra; una mensa e una cucina in cui saranno preparati i pasti per tutte le scuole di Apiro. La cucina è stata attrezzata con moderne strumentazioni grazie anche al contributo di 40 mila euro della Camera di commercio nazionale (messi a disposizione del Comune dopo il sisma). La nuova scuola è dotata di pannelli solari e risponde ai più innovativi criteri di efficientamento energetico e modelli antisismici. Attualmente ospita cinque classi di bambini, dalla prima alla quinta, per un totale di circa 90 alunni.
    "Abbiamo vissuto un momento davvero emozionante - dice la dirigente dell'Istituto 'Coldigioco', Emanuela Tarascio, responsabile dell'Mce provinciale - perché i nostri bambini adesso hanno a disposizione una struttura moderna e funzionale e perché l'Amministrazione comunale, mostrando grande sensibilità, ha scelto di intitolare la scuola a Pino Tamagnini e a Giovanna Legatti.
    Alla cerimonia di inaugurazione, oltre al sindaco Ubaldo Scuppa e alla dirigente Tarascio, è intervenuta la segretaria nazionale del Mce, Donatella Merlo, che per la prima volta ad Apiro ha confessato pubblicamente di essersi "emozionata" nel vedere i luoghi in cui Giovanna Legatti e Giuseppe Tamagnini misero in atto una vera e propria "rivoluzione" nelle loro classi seguendo un "progetto pedagogico e didattico ben preciso". "Anche oggi abbiamo bisogno di persone come loro, - ha sottolineato - che siano da stimolo per adeguare la scuola ai tempi in continuo cambiamento, per migliorarla secondo idee di uguaglianza, di democrazia e di pace, mettendo al primo posto il senso del collettivo e il bene di tutti. Educare è un atto politico e la direzione da seguire è quella indicata dall'articolo 3 della nostra Costituzione, dove si affermano principi di uguaglianza ed emancipazione: gli stessi che ispirarono la visione di cambiamento di Pino e Giovanna".
    La nuova scuola nasce nell'ambito della ricostruzione post terremoto: il Commissario straordinario Guido Castelli ha inviato un messaggio di saluto, ricordando che "quando si inaugura una scuola è la festa di tutta la comunità".
   

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