"Oggi più che mai siamo chiamati a
non dimenticare il passato". L'intervento del presidente del
Consiglio regionale delle Marche Dino Latini ha aperto la seduta
aperta dedicata al Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime
delle foibe, dell'esodo degli istriani, fiumani e dalmati e
della complessa vicenda del confine orientale. Sono intervenuti
anche gli studenti degli istituti comprensivi "Paladini" di
Treia (Macerata) e "Betti" Fermo, secondarie di primo grado, per
esporre i loro elaborati partecipanti al Concorso nazionale del
Ministero dell'Istruzione e del Merito "10 febbraio". I ragazzi
del "Betti" (2/o premio) verranno premiati dal Presidente della
Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale il 9 febbraio. In
avvio di Consiglio le esibizioni dei violinisti Marco Santini,
Valentino Alessandrini e dell'organista Ivano Giampieri.
"Una tragedia nazionale, testimonianza della brutale
violazione dei principi di libertà, - ha detto Latini - del
rispetto dei diritti umani e dell'autodeterminazione dei popoli.
Una pagina della storia che l'Italia unita condanna senza
riserva alcuna". Il presidente si è rivolto soprattutto ai
giovani, sottolineando come tutte le iniziative messe in campo
siano "preziose occasioni per riflettere su un passato che
alcuni vorrebbero coprire, nascondere, mettere da parte e che
invece siamo, oggi più che mai, chiamati a ricordare, volgendo
non solo lo sguardo, ma anche il nostro cuore, al presente e ai
tanti genocidi della storia e al pericolo attuale e concreto di
un'escalation di odio incontrollato".
Per contrastare questo stato di cose, ha osservato il
presidente, occorre partire "dalle piccole azioni concrete di
tutti i giorni, che richiedono tolleranza, rispetto e
accettazione. A scuola, in famiglia, con i colleghi, con gli
amici, quando si fa sport. In qualunque nostra attività dovremo
sempre confrontarci con l'altro - ha concluso Latini -
scegliendo il rispetto e non l'affronto, l'accettazione e non
l'emarginazione. Lo dobbiamo insegnare ai nostri ragazzi".
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