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Nel 2023 +525mila di ore Cassa integrazione nelle Marche

Nel 2023 +525mila di ore Cassa integrazione nelle Marche

Autorizzati 16,4 milioni di ore tra Cig, Fis e altri fondi

ANCONA, 29 gennaio 2024, 14:43

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nel 2023 sono state richieste e autorizzate complessivamente 16,4 milioni di ore di Cassa integrazione (Cig), Fondo integrativo salariale (Fis) e altri fondi di solidarietà. L'intero ammontare è quasi totalmente ascrivibile alla sola Cig (ordinaria, straordinaria e in deroga), che si attesta a 16 milioni di ore, +525mila ore (+3,4%) rispetto al 2022. In confronto al 2022, il ricorso alla Cig nelle Marche osserva un andamento opposto a quello registrato nell'area del Centro (-27,4%) e in Italia nel complesso (-12,7%). Il ricorso a FIS e altri fondi arriva a 400mila ore.
    È il quadro che emerge dai dati Inps, elaborati dall'Ires Cgil Marche. L'industria assorbe la maggior parte delle ore autorizzate (15,1 milioni di ore), +7,5% rispetto al 2022: meccanica (+1,1 milioni di ore), legno (+36,1%), carta, stampa ed editoria (+210%). Le ore registrate nel terziario sono 291 mila (-69,1%). Nell'edilizia, 551 mila ore, +33,7%. Per il terziario, le ore autorizzate di Cig sono quasi totalmente ascrivibili al settore degli studi professionali, vigilanza e case di cura (226 mila ore), unico settore che dal 2022 ha visto una crescita della CIG (+130,8%).
    "È evidente che l'aumento della richiesta di cassa integrazione nei settori dell'industria e dell'edilizia sia un segnale della crisi che stanno vivendo le imprese trainanti l'economia marchigiana", commenta Eleonora Fontana, Cgil Marche.
    "Tutto ciò - conclude - rischia di avere pesanti ricadute sull'occupazione e sul Pil regionale e ci fanno temere di essere prossimi alla recessione".
   

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