"L'appello è che la politica
diventi sempre più uno spazio dove si difende il bene comune,
dove si difendono i diritti delle persone; quindi ben venga
chiunque si butti in politica, meglio ancora in schieramenti
diversi, credendo in queste cose. Ma chi si candida non può
mantenere le cariche nei consigli pastorali e degli affari
economici della Diocesi". Così il vescovo di Ascoli Piceno
Gianpiero Palmieri, ricordando che la sua disposizione
indirizzata a chiunque abbia un ruolo all'interno della Diocesi,
è volta ad "evitare che le riunioni diventino occasione per fare
campagna elettorale, a maggior ragione se il candidato viene
eletto". Nella primavera prossima ad Ascoli si voterà per le
amministrative e in città c'è fermento per la formazione delle
liste a sostegno dei candidati sindaci che al momento sono il
primo cittadino uscente Marco Fioravanti, per il centro destra,
ed Emidio Nardini, per il centro sinistra.
"Bene comune, solidarietà, sussidiarietà e tutela
dell'ambiente sono i principi che Papa Francesco ritiene
necessari per 'diventare popolo'. Mi auguro - l'auspicio di
monsignor Palmieri - che siano anche ispiratori di chi deciderà
di candidarsi per dare il proprio contributo alla vita
amministrativa della città di Ascoli".
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