Una corona d'alloro accanto
all'opera scultorea inaugurata lo scorso ottobre a Servigliano
(Fermo). L'ha deposta il presidente del Consiglio regionale,
Dino Latini, a nome dell'Assemblea legislativa, in occasione del
"Giorno della Memoria", in calendario per il 27 gennaio di ogni
anno. Con lui il sindaco Marco Rotoni e il capitano Massimo
Canale comandante della compagnia carabinieri di Montegiorgio.
Nel corso della breve cerimonia letti i nomi di quanti dal Campo
di prigionia di Servigliano furono poi deportati, e in pochi
sopravvissero, in altri campi di concentramento.
Il presidente Latini è anche intervenuto alla manifestazione
organizzata da Comune, "Casa della Memoria" e altre realtà. "La
memoria - ha detto - è un dovere e non un esercizio retorico. Va
fatta vivere in un ambito propositivo affinché la pace e la
democrazia si consolidino nel mondo. Quando parliamo di memoria
lo dobbiamo fare in termini di storia, ricordando quanto sia
stato difficile anche per noi ricostituire uno stato
democratico. Dobbiamo fare attenzione perché la barbarie, e ne
abbiamo riprova, è sempre dietro l'angolo".
L'opera scultorea di Servigliano, realizzata dall'artista
Massimo Vitangeli, rientra in un progetto più complessivo,
denominato "Sion", fatto proprio dall'Ufficio di Presidenza del
Consiglio regionale nell'ambito delle iniziative organizzate per
promuovere l'importanza della memoria sulla shoah. Nello
specifico si tratta di un monolite in ardesia concepito con la
filosofia dell' "inclusività", presentando 77 cavità dove poter
inserire pensieri e riflessioni attraverso altrettanti
biglietti. Un'opera che s'intende rivolta soprattutto ai ragazzi
con la possibilità di raccogliere i loro messaggi in un futuro
museo generazionale. La "Giornata della Memoria" verrà celebrata
in Consiglio regionale nel corso della seduta aperta prevista
per martedì 30 gennaio.
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