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Flashmob ad Ancona per salvare il settore elettrodomestico

Flashmob ad Ancona per salvare il settore elettrodomestico

Circa in 150 questa mattina sotto la Prefettura con la Fiom

ANCONA, 16 gennaio 2024, 14:53

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un flashmob ad Ancona, prima in piazza Roma, poi sotto la sede della Prefettura per chiedere un cambio di passo per salvaguardare il comparto dell'elettrodomestico in Italia che, nelle Marche, significa in larga parte, il distretto produttivo di Fabriano (Ancona). Ad organizzarlo, la Fiom di Ancona nell'ambito del percorso 'Marcia per la dignità del lavoro' con circa 150 partecipanti.
    "Assordante il silenzio del Governo ed incomprensibile l'assenza della discussione dall'agenda politica. Nell'entroterra si rischia un ulteriore avanzamento del processo di desertificazione industriale, se non si interverrà subito con adeguate politiche industriali", ha detto Pierpaolo Pullini, componente della segreteria provinciale della Fiom e responsabile del distretto fabrianese, tornando a chiedere che venga aperto, al più presto, un dialogo con tutte le parti per costruire e condividere soluzioni industriali a difesa del lavoro.
    Alcune proposte vengono lanciate attraverso un documento consegnato in Prefettura. "È necessario costituire un vero e proprio network dell'elettrodomestico per accompagnare la transizione ecologica e digitale perché continuare a produrre in Italia, a determinate condizioni, è possibile", prosegue Pullini. Per conseguire questi obiettivi, "è necessario introdurre un sistema di payback di breve/medio periodo, nella logica di incentivazione degli investimenti in digitalizzazione; potenziare la fibra attraverso l'intelligenza artificiale; creare le lighthouse, impianti produttivi digitalizzati per ricercare ed innovare in una logica di evoluzione continua; riqualificare l'indotto".
    Saranno quindi necessari "percorsi formativi di altro profilo, incentivando le staffette generazionali e creando bacini di professionalità da stabilizzare, anche con il rapporto Regione/Università; contratti di solidarietà espansivi per preservare i posti di lavoro fintanto che il network andrà a regime; incentivare la sostituzione degli elettrodomestici ed in particolare delle cappe aspiranti alto di gamma", conclude Pullini.
   

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