"Mentre la sanità picena e
marchigiana è allo sbando e si avvia verso una crisi che appare
irreversibile, i cittadini sono costretti ad assistere
all'ennesima notte dei lunghi coltelli sulla nomina dei
direttori. I partiti di destra si azzuffano tra loro per
spartirsi poltrone e pezzi di potere sulla pelle e sulla salute
dei cittadini mentre i pronto soccorso scoppiano, le liste
d'attesa si allungano (fino a non prendere più prenotazioni, se
non quelle a pagamento), si va verso l'accorpamento di molti
reparti e il personale a tempo determinato tira avanti a colpi
di contratti mensili, tra sconcerto, frustrazione e incertezza
verso il futuro". Così in una nota Manuela Marcucci, segretaria
Circolo Sanità Pd, che parla di una sanità "sempre meno
pubblica" mentre "chi governa la Regione Marche se ne infischia
e dà vita a un indecente balletto di nomine e guerre di potere".
"La prima cosa che si osserva, in tutto questo - sottolinea
Marcucci -, è che si sta rinominando tutto il management scelto
dalle passate giunte del centrosinistra. Ma allora, se è vero
quel che dicono Acquaroli e Saltamartini e cioè che bisognava
cambiare tutto, perché vengono scelte ancora le stesse persone
di prima?". Per l'esponente dem, "è la prova provata del fatto
che il caos è stato generato da questa amministrazione
regionale. Nel Piceno gli effetti del disastro si vedono in
maniera ancora più chiara: in un anno e mezzo sono stati
cambiati ben sei professionisti tra direttori e commissari, un
record terrificante avvenuto nel silenzio complice del sindaco
di Ascoli Fioravanti e del sindaco di San Benedetto Spazzafumo".
Marcucci annuncia che il Pd di farà portatore di iniziative
di protesta, ma "proporrà anche soluzioni concrete ai problemi
che si vanno accumulando". "Se le decisioni che verranno prese
non andranno nella direzione di una sanità pubblica accessibile
a tutti, ci faremo sentire" incalza. Il Pd lancia un "appello a
tutti i primi cittadini del Piceno perché convochino la
conferenza dei sindaci. È questo il luogo in cui vanno
affrontate le numerose e sempre più gravi criticità del nostro
sistema sanitario".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA