Cosmetici e integratori
alimentari dagli scarti della produzione della Doc marchigiana
"Lacrima di Morro D'Alba". E' l'idea di "Vinum", un progetto che
si propone di 'riciclare' vinaccia e feccia per farne prodotti
di bellezza e per la salute, e a cui stanno lavorando il Comune
di Morro d'Alba, patria del vino 'Lacrima' , insieme a
Università di Camerino responsabile della parte scientifica, e
le aziende vitivinicole locali. Occasione per raccontare il
progetto è stato il Green Loop Festival, festival artistico
sull'economia circolare, i corso in questi giorni tra i vigneti
della zona.
Sfruttando le proprietà benefiche degli scarti della
lavorazione dei grappoli - a bacca rossa e dall'inconfondibile
profumo di rosa - Vinum "si propone di far diventare il rifiuto
risorsa, nel rispetto dei principi dell'economia circolare,
trasformando ciò che andrebbe altrimenti buttato in prodotti di
bellezza e nutraceutica", hanno spiegato i promotori. "ll
progetto - ha aggiunto il sindaco Enrico Ciarimboli - punta
anche ad allargare il mercato della Lacrima facendone un brand e
non solo una Doc, sostenendo l'economia del territorio».
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