"Un anno molto difficile con la
pandemia che ancora ci accompagna e ci accompagnerà anche per i
prossimi mesi". Così Antonio Palazzo, procuratore regionale
facente funzioni (non c'è più Giuseppe De Rosa passato ad altri
incarichi), ha aperto l'anno giudiziario della Corte dei Conti
di Ancona, sottolineando come la Procura sia riuscita "però a
svolgere le sue funzioni" seppur con una riduzione esterna delle
attività dettata dalla sospensione dei termini di indagini
stabiliti a causa della pandemia. Palazzo ha parlato di un
"rallentamento delle istruttorie" e di carenza di personale
visto che "questa Procura ad oggi si ritrova ad essere composta
da due soli magistrati, ma la pianta organica ne prevede tre,
più procuratore regionale".
L'ultimo anno ha visto 1.222 nuove istruttorie che determinano
uno stock di 8mila fascicoli da smaltire, a cui "cercheremo di
far fronte nei prossimi mesi - per non lasciarlo sul tavolo del
procuratore che verrà nominato".
Le nuove istruttorie arrivano per il 10% da privati, mentre il
grosso (64%) da organi giurisdizionali. I provvedimenti di
condanna emanati dalle sezioni contabili hanno visto incamerare
dalla Corte, nel 2020, oltre 184mila euro, restano da recuperare
quasi 26 milioni di euro con riferimento a crediti liquidati dal
1994.
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