E' Kelly Bassi la prima donna alla
guida della Felsa-Cisl della Lombardia, il sindacato che
rappresenta i lavoratori atipici, somministrati e autonomi.
Trentacinquenne, nata a Treviglio, Kelly Bassi è stata
segretaria amministrativa e organizzativa della Felsa Lombardia
e coordinatrice territoriale per l'Asse del Po, dopo aver
iniziato come delegata Rsa dei lavoratori somministrati in
un'azienda chimica nel cremasco. "Sono onorata di questo
incarico - commenta - e mi auguro che lo straordinario percorso
che sto vivendo, possa diventare la normalità, come lo è per le
altre categorie della Cisl, e non più un caso eccezionale e
isolato, che un delegato Felsa possa entrare in segreteria".
La Felsa è nata per "costruire una rappresentanza delle forme
di lavoro non tradizionali". Oggi è una struttura consolidata
con oltre 20 componenti, che garantisce un presidio su tutti i
territori lombardi con sportelli, delegati e presenza nei luoghi
di lavoro. Nel 2023 gli iscritti sono cresciuti di 745 unità,
poco sotto quota 8mila.
La somministrazione di lavoro oggi conta oltre 170mila
addetti in Lombardia, un quarto dei quali a tempo indeterminato.
Il 14 febbraio scorso è stato proclamato lo stato di agitazione
nazionale in seguito all'interruzione delle trattative per il
rinnovo del Ccnl da parte di Assolavoro. "Se le agenzie si
assumeranno una maggiore responsabilità come datori di lavoro -
commenta Bassi - saremo in grado di costruire un forte sistema
di relazioni, tra soggetti equamente robusti e solidi e la
nostra collaborazione con le categorie dei lavoratori diretti
assumerebbe ancora più importanza e valore, con pari dignità,
pur con tutte le diversità imposte dalla realtà".
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