Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Bloccata con manganellate, tre vigili indagati a Milano

Bloccata con manganellate, tre vigili indagati a Milano

L'accusa è di lesioni aggravate dall'abuso di pubblica funzione. Avviato anche un procedimento disciplinare per i quattro della pattuglia. La donna ha presentato denuncia con il referto medico

MILANO, 30 maggio 2023, 18:44

di Michela Nana

ANSACheck

Un frame del video dell 'arresto con manganellate a Milano - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un frame del video dell 'arresto con manganellate a Milano - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un frame del video dell 'arresto con manganellate a Milano - RIPRODUZIONE RISERVATA

Indagati dalla Procura di Milano e sottoposti ad un procedimento disciplinare interno. È quanto succede agli agenti della Polizia locale protagonisti del video, che ha fatto il giro del web e scatenato polemiche, in cui manganellano e prendono a calci ripetutamente una donna transessuale, conosciuta come Bruna, per bloccarla. Tre dei quattro agenti sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura con l'accusa di lesioni aggravate anche dall'abuso della pubblica funzione. Nell'inchiesta coordinata dall'aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Giancarla Serafini, non è stato indagato un quarto agente, una donna, che non ha preso parte alle presunte violenze.

Per tutti e quattro i vigili scatterà anche un procedimento disciplinare, come ha annunciato il sindaco Giuseppe Sala, secondo cui il comportamento degli agenti così come si vede anche nel video "appariva grave e non in linea con il modus operandi dei tanti ghisa che quotidianamente si impegnano con dedizione per la nostra città". Una sensazione confermata dalla relazione che il comandante della Polizia Locale, Marco Ciacci, ha consegnato stamattina nelle mani del primo cittadino. "Dopo aver raccolto informazioni, Ciacci mi ha formalmente presentato un quadro più preciso dell'accaduto e ciò mi porta a confermare la valutazione del primo momento - ha spiegato ancora Sala - Ritengo sia doveroso a questo punto l'avvio del procedimento disciplinare di pertinenza dell'amministrazione comunale, in attesa che l'autorità giudiziaria completi valutazioni più approfondite e intervenga con i provvedimenti di sua competenza". I quattro agenti rischiano adesso dalla sospensione al licenziamento, provvedimenti che saranno valutati dagli uffici competenti. Ieri Bruna, la donna trans di 42 anni che è stata fermata dai vigili perché secondo una prima ricostruzione stava dando fastidio ai bambini della scuola del parco Trotter, ha presentato denuncia contro gli agenti per lesioni aggravate dall'abuso della pubblica funzione e dalla discriminazione. Nella denuncia la sua legale ha contestato anche la tortura e l'aggravante che punisce i reati commessi "con le finalità di discriminazione etnica, razziale e religiosa".

Secondo la donna e il suo legale, infatti, gli agenti si sarebbero accaniti su di lei in quanto transessuale. Dopo aver ricevuto una relazione degli investigatori della Polizia locale con l'indicazione delle presunte responsabilità degli agenti e le identificazioni precise ricostruite attraverso i frame dei video acquisiti, l'aggiunto Tiziana Siciliano e il pm Giancarla Serafini, col coordinamento del procuratore Marcello Viola, hanno iscritto i tre agenti: due, in particolare, come emerso dalle immagini, avrebbero avuto i comportamenti più violenti, tra manganellate, calci e spray al peperoncino spruzzato in viso, ma anche un terzo agente avrebbe partecipato. "Qui si parla anche di tortura e mi sembra assurdo - ha detto il segretario del sindacato Sulpl Daniele Vincini, commentando i procedimenti avviati nei confronti dei ghisa - I nostri colleghi sono sotto choc, sono sottoposti alla gogna mediatica e massacrati da tutti. Adesso ci sarà la via crucis tra il procedimento disciplinare e quello giudiziario, sono in una brutta situazione abbandonati da tutti ma dal sindacato no".

Intanto, ieri mattina la legale della donna, l'avvocatessa Debora Piazza, ha presentato denuncia con il referto delle lesioni (fondamentale per il proseguimento dell'inchiesta) indicando come reati le lesioni aggravate dall'abuso della pubblica funzione ma anche dalla discriminazione, la tortura e le minacce gravi. Secondo la donna e il suo legale, gli agenti si sarebbero accaniti su di lei in quanto transessuale. La tortura è stata indicata perché dopo il presunto pestaggio, ha chiarito l'avvocatessa, la donna "venne tenuta chiusa dentro l'auto dei vigili almeno 20 minuti", dopo che le avevano spruzzato "in faccia lo spray al peperoncino". Gli inquirenti, come era già emerso nei giorni scorsi, hanno deciso di contestare ai tre vigili le lesioni aggravate dal fatto che erano "più persone riunite" e dall'abuso di pubbliche funzioni. Con questo passaggio i vigili potranno essere interrogati alla presenza dei loro avvocati.



   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza