(di Mauro Cortesi)
Comodità, glamour e tanta
qualità per interpretare la voglia di uscire e di riprendere a
camminare senza limiti. Tra i 652 espositori che hanno
presentato le loro nuove collezioni per la primavera-estate a
Micam, il Salone Internazionale delle Calzature che si chiude
oggi a Fiera Milano, l'intenzione di dimenticare il periodo buio
del recente passato fa esplodere i colori, e se non bastassero
tutti i toni dell'iride, arrivano i brillantini, molto presenti
tra le collezioni in mostra.
Così anche gli austeri stivali, non si presentano più come
calzature invernali ma si destagionalizzano e si colorano di
tinte pastello, dal rosa al viola, dal verde al giallo, mentre
impazzano i colori fluo. Si gioca con il tacco, presente in
tutte le fogge e dimensioni, si riscopre il plateau, mentre le
sneakers, presentate in tessuto, da uomo, sono pensate per unire
lo stile e la qualità. C'è tanta voglia di leggerezza, in senso
figurato, ma anche fisico. Complice la tecnologia, che permette
di lavorare finemente i materiali, pesano infatti solo 200
grammi le calzature maschili, 100 grammi quelle femminili, e tra
i materiali si sceglie per lo più la nappa. Tocco di stile è il
nodo, che sostituisce il fiocco nella decorazione e compare in
varie fogge: in pelle, imbottito, in rafia.
Al Micam c'è anche tanta parte di quel Made in Italy di
eccellenza, spesso rappresentato dalla storia di aziende con una
solida tradizione familiare, che ha reso le calzature italiane
celebri nel mondo e scelte da tante star. Tra queste Artioli,
marchio nato nel 1912, che arriva oggi alla quarta generazione,
con un ricco carnet di clienti celebri del passato e del
presente. Dalle rockstar agli attori di Hollywood,, che unisce
il know how (sono oltre 70.000 i cartamodelli disegnati in
azienda) alla tecnologia.
E alla rassegna delle calzature non potevano mancare le
novità dei nuovi materiali utilizzati nel cammino verso una
svolta sostenibile e dell'economia circolare. Accanto alla vera
pelle, spesso proveniente da filiere ecosostenibili, non
mancano materiali ricavati dalla banana, dall'ananas o dal
cactus.
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