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Elezioni a Milano: è scontro sugli assessori no vax

Verso il voto

Elezioni a Milano: è scontro sugli assessori no vax

Sala: 'Mai in giunta'. Bernardo: 'Sono contro l'obbligo'

MILANO, 21 settembre 2021, 13:17

Redazione ANSA

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Combo Elezioni Amministrative Milano - RIPRODUZIONE RISERVATA

Combo Elezioni Amministrative Milano - RIPRODUZIONE RISERVATA
Combo Elezioni Amministrative Milano - RIPRODUZIONE RISERVATA

I vaccini, anzi i no vax, continuano ad animare la campagna elettorale a Milano dove il candidato del centrodestra Luca Bernardo ha accusato la sinistra di "strumentalizzare" le sue parole quando ha detto che non escluderebbe di avere in giunta un assessore contrario ai vaccini. "Io non ne avrei di no vax in giunta" ha tagliato corto il sindaco uscente, e candidato del centrosinistra, Giuseppe Sala, mentre Bernardo, primario di pediatria all'ospedale Fatebenefratelli, ha spiegato di essere "un medico che consiglia di vaccinarsi perché protegge dal virus e dalle varianti" ma comunque contrario agli obblighi. Posizione condivisa anche dal segretario della Lega Matteo Salvini che proprio rispondendo a una domanda su Bernardo si è definito free-vax.

"Io sono per la libertà - ha detto -. Non divido il mondo in bianchi e neri, milanisti e interisti, no vax e si vax. Io sono per la libertà, free-vax. Ognuno della sua salute è libero di occuparsi come vuole". Opinione opposta a quella del deputato 5stelle Stefano Buffagni, che ha chiesto l'intervento dell'assessore alla Sanità della Lombardia Letizia Moratti. "Un medico e candidato sindaco ha una responsabilità morale e professionale nei confronti dei cittadini. Basta ambiguità: per uscire dalla pandemia - ha osservato - bisogna vaccinarsi. La Moratti dia una svegliata a Bernardo". Probabilmente anche questo sarà uno degli argomenti del primo faccia a faccia fra tutti i candidati sindaco, che andrà in scena domani nella sede di Confcommercio.

Bernardo intanto ripete di essere "assolutamente" convinto che si andrà al ballottaggio, anche se i sondaggi lo danno in svantaggio. "Immagino e mi auguro che non siano stati fatti tra un cappuccino e un tè -, ha osservato - perché per esempio vedo che si parla di Toti, che tra parentesi è un grande sostenitore del sottoscritto", "peccato che a Milano non c'è nessuna lista elettorale di Toti". Sala intanto ha assicurato che in caso di sconfitta resterà in consiglio comunale come capo dell'opposizione e che se vincerà non terrà per sé deleghe. Troverà la "persona giusta" come assessore all'Urbanistica. Per ora niente nomi, solo la certezza che non sarà un no vax

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