"Ci prefiggiamo il secondo posto, un
traguardo raggiungibile: se da qui alla fine non sbagliamo, è
matematico". Alla vigilia del match col Bologna, Gian Piero
Gasperini fissa l'obiettivo per la sua Atalanta: "Mancato l'anno
scorso all'ultima partita (con l'Inter, ndr). Guardando davanti
c'è l'opportunità di poterlo puntare, ed è un obiettivo che ci
tiene al riparo dal rischio di considerare un pareggio un buon
risultato", rimarca l'allenatore nerazzurro. L'1-1 di Roma non
ha lasciato più rimpianti del dovuto: "Parliamo dei 65 punti che
abbiamo fatto, non dei 6 persi tra Bologna, Torino al ritorno e
Roma giovedì. Ho dormito tranquillo, perché la prestazione dopo
quella con la Juve ci soddisfa - spiega Gasperini -. C'è stato
un ritardo in uscita sul gol di Cristante e forse Gollini
partendo prima avrebbe potuto pararla. Ha pesato l'espulsione di
Gosens, come i gol sbagliati che magari avrebbe segnato anche un
ragazzino o un amatore. Nel secondo tempo Muriel e Romero
potevano chiuderla". Il messaggio è che da qui in avanti serve
cinismo: "Siamo il miglior attacco, ma da qui in avanti a
cominciare da Ilicic è importante che l'attacco e non solo cambi
marcia. Dobbiamo avere una prolificità maggiore. Malinovskyi è
determinante anche per gli assist". Infine, sull'avversario di
turno: "Il Bologna è una buona squadra che pratica un calcio
offensivo e pericoloso - chiude -. Il raggiungimento degli
obiettivi passa anche attraverso il superamento di ostacoli come
quello di domenica sera. A Barrow restiamo molto affezionati,
spero che faccia la carriera migliore possibile".
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