"Pasqua iin zona rossa: sarà molto
pesante a Milano, Monza Brianza e Lodi l'impatto sulle attività
del commercio, del turismo e dei servizi nel periodo di Pasqua
'allargato' (a partire dalla settimana santa fino a subito dopo
le festività pasquali). Una perdita di fatturato di 228 milioni
di euro, - 53,4%, rispetto al periodo di Pasqua 2019 senza
Covid". Sono queste le stime dell'Ufficio Studi della
Confcommercio di Milano, Lodi, Monza e Brianza.
"A Milano, Monza Brianza e Lodi - aggiungono - sono 69.500 le
attività del terziario che subiscono gli effettivi più rilevanti
sui ricavi per il blocco di Pasqua: commercio al dettaglio,
ristorazione, servizi per la persona e ricreativi, trasporti,
ricettività. Veri e propri crolli di fatturato in particolare
per ristorazione e pubblici esercizi (da 80,6 a 16, 1 milioni di
euro, - 80%), servizi ricreativi (luoghi di spettacolo,
palestre, piscine, centri sportivi: da 66,7 a 16,7 milioni, -
75%), commercio al dettaglio (da 79 a 23,1 milioni, - 70,7%),
ricettività (da 19,2 a 4,7 milioni, - 75,8%). Cali significativi
anche per i servizi alla persona (da 82,9 a 63,6 milioni, -
23,3%) e trasporti (da 98,2 a 74,5 milioni, - 24,1%).
"Un'altra Pasqua in lockdown è un duro colpo per le attività
economiche del nostro territorio - commenta Marco Barbieri,
segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e
Brianza - e purtroppo, oltretutto con la conferma della zona
rossa, si aggrava anche dal punto di vista della tenuta della
fiducia la condizione di tantissime imprese senza prospettive di
programmazione certa nel medio termine e con indennizzi,
attraverso il Decreto Sostegni, chiaramente insufficienti. Se si
dovesse arrivare a un mese di zona rossa il costo per il nostro
territorio sarebbe di oltre 1 miliardo e 160 milioni di euro.
Bisogna far riaprire le imprese in sicurezza. Imprese, è bene
ricordarlo, che stanno ancora aspettando gli indennizzi per la
zona rossa indebita di gennaio".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA