"Uno dei più importanti pezzi del
repertorio mondiale che mai era stato rappresentato alla Scala".
Ha definito così il sovrintendente Alexander Pereira 'Die tote
Stadt' (La città morta), capolavoro di Erich Wolfgang Korngold
che andrà in scena martedì con la direzione di Alan Gilbert in
un nuovo allestimento di Graham Vick, scene e costumi di Stuart
Nun, luci di Giuseppe Di Iorio e coreografia di Ron Howell.
Il fatto che l'opera, sconosciuta al pubblico milanese, si
presti a molte chiavi di lettura, dal punto di vista musicale
come per le implicazioni psicoanalitiche del protagonista, ha
indotto la Scala a promuovere, insieme al Fedora Circle, una
tavola rotonda nello stesso pomeriggio della prima a cura del
professor Sergio Pulcini. Inoltre, tutte le repliche saranno
precedute da una conferenza introduttiva dello stesso esperto.
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