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"Genova città dell'Inno nazionale", sì da Consiglio comunale

"Genova città dell'Inno nazionale", sì da Consiglio comunale

Dopo voto inno suonato in aula rossa da Filarmonica Sestrese

GENOVA, 20 febbraio 2024, 16:12

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Genova sarà "Città dell'inno nazionale". E' stata approvata all'unanimità dal consiglio comunale la delibera presentata dal presidente del consiglio Carmelo Cassibba. Al termine del voto l'inno è stato eseguito dal vivo dalla storica Filarmonica Sestrese con tutti i consiglieri ed esponenti della giunta in piedi, qualcuno con la mano sul cuore, qualcuno anche intonando il testo di Fratelli d'Italia. Grande partecipazione anche da parte dei bambini delle scuole presenti sugli spalti nell'ambito di un progetto di educazione civica. La delibera era nell'ordine del giorno della seduta del consiglio di oggi: "La delibera mira a sottolineare il ruolo fondamentale che la città ebbe nel rivendicare l'indipendenza e l'unità nazionale nel periodo del Risorgimento" ha sottolineato la seconda carica dell'amministrazione.
    "Fratelli d'Italia" venne suonato per la prima volta davanti al santuario di Nostra Signora di Loreto, nel quartiere genovese di Oregina. Era il 10 dicembre 1847. Il percorso della delibera fino a oggi aveva visto una discussione piuttosto accesa durante la presentazione del testo in commissione consiliare. Qui l'opposizione aveva bocciato il documento perché non d'accordo sugli aspetti procedurali. Oggi invece l'accordo si è trovato sull'emendamento presentato da Simone D'Angelo, capogruppo del Pd. D'Angelo ha chiesto che la denominazione non pesi sulla modifica dell'articolo 1 dello statuto del Comune ma che venga inserita attraverso un nuovo articolo ad hoc: "Per evitare che si tratti di un pericoloso precedente che possa modificare connotandolo in maniera non adeguata la denominazione di Genova", ha detto il dem. L'emendamento è stato accolto.
    Approvati un ordine del giorno di Nicholas Gandolfo (Lista Toti) che invita anche a promuovere maggiormente la conoscenza dell'inno e della sua storia nelle scuole genovesi e a utilizzare la dicitura Genova città dell'inno sul maxischermo della Regione. Passa, ma con il non voto della minoranza, anche l'odg di Fabio Ariotti (Lega) che che invita sindaco e giunta a impegnarsi a fare in modo che entrambi gli autori, Mameli e Novaro, siano citati quando si parla dell'inno.
   

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