"Nello stabilimento ex Ilva di
Genova Cornigliano mancano i pezzi di ricambio, non c'è stato
alcun investimento e diverse figure professionali sono andate
via, chiediamo al Governo la convocazione di un incontro urgente
al Ministero delle Imprese e del Made in Italy". Così la Fim
Genova e Liguria interviene sulla situazione dell'impianto
siderugico genovese. "Nonostante le fermate estive degli
impianti, sugli stessi non è stata fatta la necessaria
manutenzione, - denuncia il sindacato - e non abbiamo constatato
gli investimenti da tempo annunciati. Al momento le tonnellate
prodotte di banda stagnata e zincata sono minori rispetto
all'anno scorso nonostante fosse stato definito in sede
ministeriale un aumento della produzione da 3 a 4 milioni di
tonnellate per il 2023 e 5 milioni nel 2024 , tra l'altro
assolutamente insufficiente rispetto alla possibilità e alla
richiesta del mercato. Abbiamo inoltre registrato un aumento
immotivato dei numeri della cassa integrazione". "La situazione
di incertezza sulla gestione e sulla programmazione produttiva
aziendale nelle ultime settimane ha portato all'uscita
volontaria di alcune importanti figure professionali, che non
sono state rimpiazzate. I soldi recentemente stanziati non hanno
prodotto segnale di ripresa per il rilancio del nostro
stabilimento. Auspichiamo - conclude la Fim - che Regione
Liguria e Comune di Genova facciano pressione affinché il
Governo convochi un incontro in tempi rapidi perché un rilancio
delle acciaierie genovesi non riguarda solo i dipendenti diretti
ma ha ricadute in tutto il territorio che non può vivere solo di
eventi e turismo".
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