"Il controllo dei porti italiani
deve rimanere pubblico, i privati possono aiutarne la crescita,
la portualità è il terminale logistico e non solo al servizio
del comparto produttivo del nostro Paese, rappresenta un asset
strategico su cui a nostro giudizio il pubblico deve mantenere
un pieno controllo". É la presa di posizione del direttore
generale di Spediporto Giampaolo Botta in relazione alla
proposta di privatizzazione dei porti, ma con la presenza di
Cassa depositi e prestiti.
Botta ribadisce che secondo Spediporto "non ci devono essere
preclusioni verso l'ingresso di investitori privati" e cita,
come già fatto dal vice ministro delle Infrastrutture Edoardo
Rixi, il "modello spagnolo". "Già nei primi anni '90 il mondo
economico e politico spagnolo si è interrogato sul futuro della
portualità - ricorda Botta - Il sistema vede, oggi, una presenza
pubblica su due livelli, locale e centrale, che ha dato ottimi
frutti, grazie anche all'integrazione con gli investitori
privati come testimoniato dalla crescita del porto di
Barcellona".
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