Avrebbero fatto risultare il
bilancio della ex provincia di Genova e poi della Città
metropolitana in attivo quando non lo era. Per questo dieci
funzionari e tecnici della funzione Bilancio sono stati indagati
per falso ideologico dalla procura di Genova. L'inchiesta nasce
dopo un esposto presentato dal sindaco metropolitano Marco Bucci
alla Corte dei conti. I giudici contabili hanno poi trasmesso
gli atti ai pubblici ministeri che si occupano dei reati contro
la pubblica amministrazione. Nel mirino sono finiti i bilanci
dal 2014 al 2018.
Al centro dell'inchiesta dei pm e della Guardia di finanza ci
sarebbero le aliquote delle imposte sulle assicurazioni contro
la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei
veicoli a motore. In pratica, secondo l'ipotesi accusatoria,
queste imposte sarebbero state messe a bilancio in base al
valore teorico dell'introito (basandosi sul numero dei veicoli
immatricolati in tutta la provincia di Genova) e non in base ai
veicoli realmente assicurati. In questa maniera il bilancio
sarebbe così risultato in attivo e non in passivo.
Dopo la trasmissione degli atti dalla Corte dei conti in
procura era stato aperto un fascicolo e Bucci era stato sentito
a novembre per due ore come testimone. Il sindaco aveva portato
una cartellina con tutta la documentazione che aveva usato per
preparare l'esposto. In questi giorni sono arrivati i primi
avvisi di garanzia con l'invito a comparire per essere
interrogati. I primi dirigenti sono stati sentiti nelle scorse
settimane mentre altri si presenteranno al nono piano di palazzo
di giustizia nei prossimi giorni.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA