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Manovra: corteo unitario sindacati a Genova

Manovra

Manovra: corteo unitario sindacati a Genova

Mobilitazione su pensioni, fisco, lavoro e sviluppo sociale

GENOVA, 23 novembre 2021, 15:34

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Corteo unitario dei sindacati contro la Manovra del Governo, che rientra nella mobilitazione generale organizzata da Cgil, Cisl e Uil per chiedere risposte su pensioni, fisco, lavoro e sviluppo sociale.
    I lavoratori, circa 500 in piazza, hanno raggiunto la sede del Consiglio regionale per chiedere su queste 'parole d'ordine' risposte dal Governo che sta lavorando alla bozza di bilancio.

Bandiere dei sindacati, striscioni e cartelli per chiedere al Governo misure su pensioni, fisco, lavoro e sviluppo sociale. Sono state queste ultime, infatti, le parole d'ordine del corteo che ha portato in piazza circa 500 tra lavoratori e pensionati e che si è concluso con un incontro in Consiglio regionale della Liguria. "Questa ē una manifestazione per sensibilizzare le istituzioni a tutti i livelli - spiega il segretario di Cisl Liguria, Luca Maestripieri - per chiedere alla Regione, ai capigruppo, ai deputati e senatori eletti di sintonizzarsi con le esigenze dei lavoratori, dei pensionati, e per dare risposta a ciò che il sindacato chiede per uscire da questa situazione di crisi sanitaria ma anche economica. Occorre dare un segnale importante già con la legge di stabilità per dare subito risposte". "Pensioni, fisco e lavoro sono le priorità - aggiunge il segretario di Uil Liguria, Mario Ghini - che devono essere le priorità del Paese. Non possiamo pensare di far pagare sempre i soliti, quelli che hanno già pagato tanti in questi mesi di pandemia. Serve un taglio sul cuneo fiscale, una politica previdenziale che sia garantista per i giovani e le donne e poi i politiche attive del lavoro per aiutare chi oggi è in difficoltà". Un percorso di mobilitazione regionale che punta su cinque temi, come ha spiegato Fulvia Veirana, segretaria regionale Cgil. "In primis quelli legati al lavoro perché la manovra non contiene alcun intervento - spiega - e noi facciamo una battaglia per contrastare la precarietà, pensioni dignitose, flessibilità in uscita dal mondo del lavoro e conseguire condizioni di solidarietà per i giovani. Abbiamo poi il tema che riguarda la sanità e l'inclusione sociale e chiediamo una norma moderna sulla non autosufficienza. Ultimo tema è la battaglia sul fisco, perché oggi bisogna rilanciare i salari e quindi i soldi della manovra devono essere a favore di lavoratori e pensionati". Non manca, però, qualche voce polemica come quella di Bruno Manganaro, ex segretario della Fiom e oggi responsabile industria e immigrazione di Cgil Genova. "Non credo che una passeggiata da De Ferrari al consiglio regionale possa mettere paura a Draghi o al suo Governo, ci vuole ben altro - spiega -. La camera del lavoro di Genova qualche giorno fa ha riunito 500 delegati che hanno dato il mandato alla segreteria di preparare lo sciopero generale a Genova". Una possibilità che è sul tavolo ma che deve ancora essere valutata in attesa degli esiti della trattativa con il Governo.
   

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