Il presidente della Regione Lazio
Francesco Rocca si è recato oggi nel carcere romano di Rebibbia
per constatare la situazione riguardante i detenuti e le persone
che lavorano all'interno della struttura, soffermandosi con loro
per raccogliere le istanze relative alle maggiori criticità.
Il governatore, dopo essere stato a Regina Coeli, ha visitato
il più grande carcere del Lazio. Ad accompagnarlo Rosella
Santoro, direttrice della casa circondariale, il vicepresidente
del Consiglio Regionale Pino Cangemi, il direttore generale
della Asl Rm2 Giorgio Casati, il direttore della Uoc Salute
penitenziaria Antonio Chiacchio, il comandante della polizia
penitenziaria Claudio Ronci ed il presidente dell'Ordine dei
Medici di Roma Antonio Magi.
Rocca ha visitato il reparto G8 in cui si trovano 300
detenuti impiegati in attività lavorative interne ed esterne a
Rebibbia. Subito dopo si è recato al reparto G14: si tratta
del reparto sanitario dove si trova la sezione ricoveri per
malati infettivi e quella psichiatrica.
"Oggi a Rebibbia - ha sottolineato il presidente della
Regione Lazio - seconda tappa delle visite che ho intenzione di
compiere nelle carceri del Lazio. Sovraffollamento, personale
insufficiente, offerta sanitaria da potenziare: tante sono le
criticità e le sfide. Le Istituzioni devono garantire i diritti
fondamentali a chi è privato della libertà personale. Su questi
valori non abbasseremo la guardia. Nonostante tutto ho visto
bellissime attività e un personale straordinario. La mia
attenzione sarà massima sulla vivibilità delle strutture
penitenziarie e sul rispetto della dignità dei detenuti".
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