"In quel preciso istante l'unico
mezzo di contenimento era bendarlo. Era l'unico modo per calmare
Natale Hjorth perché era molto agitato al punto che anche io ho
preso da lui qualche testata. Comunque non si è soliti bendare,
non l'ho mai fatto e non l'ho visto mai fare". E' quanto ha
affermato il carabiniere Silvio Pellegrini sentito come
testimone assistito nel processo che vede imputati Natale
Gabriele Hjorth e Finnegan Lee Elder per l'omicidio del
vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Il militare è indagato
dalla Procura di Roma per rivelazione del segreto d'ufficio e
abuso di ufficio in relazione alla foto scattata e diffusa di
Hjorth con una benda sugli occhi in uno ufficio della caserma
dei Carabinieri di via in Selci poco dopo il fermo.
"Io sono entrato nella stanza e l'ho visto già ammanettato - ha
proseguito il testimone -. Il bendaggio è durato pochi minuti,
poi la sciarpa è scivolata da sola sul collo. Natale si è
calmato e gli hanno dato anche da bere dell'acqua". Sul punto
della foto scattata, Pellegrino ha aggiunto: "l'ho fatta e
inviata in una chat con 18 colleghi per comunicare loro che
erano stati fermati due soggetti. Non ho risposto a nessun
commento e non feci altre foto".
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