Il 5g sbarca a Roma per 'spiare' la
salute dei Musei capitolini. Sensori e connessione ultraveloce
per tutelare edifici storici e non solo in caso di terremoti ma
anche per prevenire piccoli cedimenti strutturali. Il progetto
#Roma5G si arricchisce così di un nuovo capitolo: il
Campidoglio, Fastweb e Zte, multinazionale cinese delle
telecomunicazioni, con il supporto dell'Università degli Studi
dell'Aquila, hanno presentato un innovativo scenario d'uso per
il monitoraggio con il 5G degli edifici, attraverso una rete di
sensori attivata in due sale dei Musei Capitolini. Al Palazzo
dei Conservatori e alla Sala Esedra del Marco Aurelio sono stati
infatti installati a ottobre scorso 8 sensori che registrano con
regolarità informazioni sulla struttura.
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