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Fase 3: Pettarin, tutti su stessa barca, remiamo insieme

Fase 3

Fase 3: Pettarin, tutti su stessa barca, remiamo insieme

Settore informatico non ha crisi. Cambiano modelli business

TRIESTE, 15 luglio 2020, 16:12

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Siamo tutti sulla stessa barca, dobbiamo tutti remare nella stessa direzione, questo è il momento della fiducia e della responsabilità". Ne è convinto Fabio Pettarin, presidente di Tecnest, azienda friulana di supply chain, che non ha conosciuto crisi con il Covid-19 perché il settore informatico è diventato ancora più strategico di quanto non fosse in precedenza.
    "Noi abbiamo sempre lavorato, anche in smart working, come in parte facciamo anche oggi, e non abbiamo fatto ricorso alla cassa integrazione, che per noi è motivo di orgoglio - spiega - Abbiamo 'tenuto' in un mercato molto difficile e ci aspettiamo di gestire la ripresa, che sarà molto complessa, anche perché il Coronavirus non è scomparso". L'imprenditore lancia però un monito: "Occorre essere organizzati e competitivi, la pandemia sta cambiando il modo di lavorare, si svilupperanno nuovi modelli di business". C'è poi un altro aspetto da considerare: "E' il momento di avere fiducia, all'interno dell'impresa e fuori, non si può controllare chi lavora in smart working e nemmeno bisogna farlo, ognuno deve essere responsabile e impegnarsi per uscire da questa situazione difficile. Analogo deve essere il rapporto con il cliente".
    Che consiglio dà a un imprenditore? "Di credere nelle persone e investire, reinventarsi. Chi pensa che in marzo, aprile, torneremo nella situazione di prima si sbaglia e non ne verrà fuori: sono cambiate le relazioni e la globalizzazione stessa.
    Ci saranno, invece, secondo me, filoni sui quali investire che porteranno risultati e bisogna essere pronti. Avrà più importanza il ruolo delle persone e meno dei numeri. Si sapeva da prima ma il Covid ha fatto da acceleratore di nuovi modelli di business, appunto".
    Anche il mercato cambia? Nell'arco di pochi mesi "c'era chi vendeva tanto in Cina e, ora che si è interrotto il canale, vende tanto in Germania, a quelle imprese che prima si rifornivano in Cina".
    Quali settore prevede che cresceranno? "Sicuramente il 'green', ma anche la filiera del nostro settore sta crescendo".
    Cosa chiede l'imprenditoria al mondo della politica? "Di mettere a frutto tutte possibilità che l'Europa mette a disposizione, e di farlo il più presto possibile perché il tempo è fondamentale. Qualsiasi scelta ma presto, non possiamo attendere troppo, occorrono investimenti".
   

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