La tournée della Deutsche
Kammerphilharmonie Bremen, che la scorsa settimana ha tre
importanti sale concertistiche della Germania, l'Alte Oper di
Francoforte, la Tonhalle di Düsseldorf e la Konzerthaus di
Berlino, prosegue con due tappe italiane, il 16 maggio al
Lingotto di Torino e il 17 al Teatro Valli di Reggio Emilia.
Considerata una delle più prestigiose formazioni
cameristiche del mondo, capace di conquistare le platee con il
suo inconfondibile stile musicale, Die Deutsche
Kammerphilharmonie Bremen assieme al suo direttore musicale
Paavo Jarvi torna in Italia con un programma che tra le Sinfonie
N.93 e N. 104 entrambe in re maggiore di Franz Joseph Haydn
incastona il Concerto in la minore per violoncello e orchestra
Op. 129 di Robert Schumann. Solista, la violoncellista argentina
Sol Gabetta, acclamata e pluripremiata artista che unisce una
grande carriera solistica alla passione per la musica da camera,
frequentando il repertorio classico e romantico ma con
un'apertura particolare alla musica del 900 e contemporanea. Nel
2020 ha eseguito in prima assoluta il Concerto en Sol scritto
per lei dal compositore tedesco Wolfgang Rihm.
La sua collaborazione con il direttore estone Paavo Järvi e
con la Deutsche Kammerphilharmonie Bremen è di lunga data con
numerosi concerti nelle principali capitali mondiali della
musica. La locandina scelta per questa tornée mette assieme
composizioni celeberrime che spaziano tra il classicismo
viennese e il romanticismo musicale. Nel 1791, alle soglie dei
sessant'anni, Haydn si trasferì per un certo periodo a Londra,
accolto con entusiasmo: nacquero così le sue ultime dodici,
grandi sinfonie, delle quali si potranno ascoltare la prima (la
93) e l'ultima (la 104). Tra i due capolavori sinfonici di
Haydn, Sol Gabetta suonerà il Concerto di Shumann, composto nel
1850, in un periodo di febbrile attività che vide la nascita
anche della Terza Sinfonia. Si tratta di una pagina di
struggente intensità espressiva e dal perfetto equilibrio, che
nulla lascia presagire dell'imminente crollo nervoso del suo
autore.
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