Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Teatro: Glauco Mauri, cinquecento volte Re Lear

Teatro: Glauco Mauri, cinquecento volte Re Lear

Dal 4 al 6 febbraio al Teatro Galli di Rimini

RIMINI, 02 febbraio 2022, 17:13

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Tra i ventiquattro personaggi shakespeariani a cui ha dato vita nella sua lunga carriera artistica Glauco Mauri, Re Lear è quello di cui ha indossato più volte i panni, ben cinquecento volte. Un'alchimia che si ripeterà dal 4 al 6 febbraio al Teatro Galli di Rimini nel nuovo allestimento che lo vede diretto da Andrea Baracco e affiancato dal compagno di sempre Roberto Sturno nei panni del conte di Gloucester. "Non ho mai smesso di credere che bisogna sempre mettersi in discussione - spiega Glauco Mauri - accettare il rischio pur di far sbocciare idee nuove per meglio comprendere quel meraviglioso mondo della poesia che è il teatro. Ed eccomi qui, alla mia veneranda età, impersonare Lear. Mi sono sempre sentito non all'altezza ad interpretare quel sublime crogiolo di umanità che è il personaggio di Lear. In questa mia difficile impresa - continua l'attore - mi accompagna la convinzione che per tentare di interpretare Lear non servono tanto le eventuali doti tecniche maturate nel tempo quanto la grande ricchezza umana che gli anni mi hanno regalato nel loro, a volte faticoso, cammino. Spero solo che quel luogo magico che è il palcoscenico possa venire in soccorso ai nostri limiti. Cosa c'è di più poeticamente coerente di un palcoscenico per raccontare la vita? E nel Re Lear è la vita stessa che per raccontarsi ha bisogno di farsi teatro". "Quello che mi ha sempre colpito di questa tragedia, che è una delle più nere e per certi versi enigmatiche tra quelle dell'autore inglese, è che sotto quel nero sembra splendere qualcosa di incredibilmente luminoso e proprio questa luce sepolta dall'ombra la rende così affascinante - aggiunge il regista Andrea Baracco.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza