La straordinaria partecipazione permetterà all'Istat di elaborare dati aggiornati e dettagliati a livello nazionale e territoriale sulle complesse trasformazioni in atto in agricoltura. Si tratta di informazioni utili per i processi decisionali a livello regionale, nazionale ed europeo e per il monitoraggio dei piani d'investimento nel settore. I primi risultati del Censimento saranno disponibili entro il primo semestre 2022.
Da una prima analisi territoriale, a presentare i più elevati tassi di risposta sono la Provincia Autonoma di Trento (92,0%), il Veneto (90,0%), l'Emilia-Romagna (88,1%), le Marche (87,2%) e il Piemonte (86,8%), mentre quelle che hanno riscontrato maggiore difficoltà nella compilazione sono la Calabria, la Sicilia, l'Abruzzo, la Liguria e la Provincia Autonoma di Bolzano/Bozen. In tutti questi casi il tasso di risposta lordo è stato, comunque, superiore al 75%. L'importante risultato è stato raggiunto, nonostante l'emergenza da Covid-19, grazie alle innovazioni tecnologiche introdotte, alla fruttuosa sinergia fra tutti gli attori a vario titolo coinvolti nelle fasi del Censimento (Mipaaf, Regioni, Province autonome, Enti istituzionali quali Agea, Ismea, Crea, solo per citarne alcuni) e, per la prima volta, alla collaborazione dei Centri di assistenza agricola (Caa).
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