/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Xylella: Nano-vettori hi-tech riducono la carica batterica

Xylella: Nano-vettori hi-tech riducono la carica batterica

Primi risultati positivi dal progetto "Demetra"

BARI, 15 gennaio 2021, 18:04

Redazione ANSA

ANSACheck

Xylella: Nano-vettori hi-tech riducono la carica batterica - RIPRODUZIONE RISERVATA

Xylella: Nano-vettori hi-tech riducono la carica batterica - RIPRODUZIONE RISERVATA
Xylella: Nano-vettori hi-tech riducono la carica batterica - RIPRODUZIONE RISERVATA

BARI - Nano vettori hi-tech per traghettare fertilizzanti e formulati capaci di contenere il batterio che ha fatto strage di milioni di ulivi in Puglia. Sono i promettenti risultati (illustrati in un webinar) del progetto "Demetra", dedicato al design e alla sperimentazione di tecnologie innovative per contrastare l'avanzata di Xylella, durato due anni (si concluderà a febbraio) e che ha coinvolto 4 enti di ricerca e 4 aziende.

Ricercatori ed agronomi - riferisce una nota - hanno fatto il punto dello stato dell'arte del progetto. Un dato incoraggiante su tutti: i nano-vettori hi-tech sembrano avere un ruolo importante nel contenimento o addirittura nella riduzione di xylella fastidiosa.

In particolare, Enza Dongiovanni del Centro di Ricerca, Sperimentazione e Sperimentazione in Agricoltura (CRSFA) "Basile Caramia", ha illustrato i risultati riguardanti la sperimentazione in campo (a Surbo e a Gallipoli) delle nanoparticelle di carbonato di calcio sulle quali è stato adsorbito un prodotto naturale, selezionato per la sua nota attività antimicrobica. Le prove sono state condotte confrontando alberi infetti non trattati, con alberi infetti trattati con nanoparticelle di carbonato di calcio "nude" ed alberi infetti trattati con nanoparticelle col prodotto. I primi risultati hanno dunque rilevato una riduzione della carica batterica nelle piante trattate, per questo si proseguirà con la sperimentazione per avere maggiori dati empirici.

Ed ancora, la riduzione della carica batterica grazie all'uso di fertilizzanti organici su un oliveto di Surbo colpito da Xylella è stata rilevata dalla sperimentazione di cui hanno parlato gli agronomi Filippo Piacente e Carlo Alberto Antoniazzi di "Ebf".

Parallelamente alle prove in pieno campo, prove sperimentali sono state eseguita presso il Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell'Università della Tuscia, in provincia di Viterbo, area indenne da xylella, dove il professor Giorgio Mariano Balestra di "Dafne" ha coordinato prove in vaso anche esse dai risultati incoraggianti.

Della produzione industriale dei vettori-hi tech per traghettare nelle piante bio molecole anti xylella ha infine parlato la dottoressa Alessandra Truppi dell'azienda Tct Nanotech.

L'incontro on-line è stato moderato dal professor Giuseppe Ciccarella, del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali e UdR INSTN di Unisalento, coordinatore tecnico-scientifico di "Demetra".

"Il grande valore del progetto, al di là dei risultati delle sperimentazioni, è stato quello di mettere insieme vari enti di ricerca - commenta Ciccarella - un grande sforzo sinergico per una battaglia comune che è la lotta a xylella. I risultati sono incoraggianti: le prove con nano-formulati hanno rilevato una batteriostasi, se non proprio una diminuzione della carica batterica ma dobbiamo essere cauti perché occorrono ulteriori sperimentazioni che porteremo avanti nei prossimi anni". 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza