/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Xylella: in Spagna primo albicocco infetto in Europa

Xylella: in Spagna primo albicocco infetto in Europa

Commissione Ue: Madrid in ritardo su misure di eradicazione

BRUXELLES, 14 novembre 2018, 18:32

Redazione ANSA

ANSACheck
E' stato trovato in Spagna il primo albicocco europeo infetto da xylella fastidiosa. Ne danno notizia le autorità della provincia di Alicante, costa Est del Paese, dove il batterio fino a oggi aveva colpito solo mandorli.

Intanto la Commissione europea ha pubblicato i risultati dell'audit condotto in Spagna sull'applicazione delle misure anti-xylella. Mentre le misure Ue sono applicate per il focolaio delle Baleari, per quanto riguarda l'epidemia di Alicante, si registra un considerevole arretrato nel numero di campioni ancora da sottoporre a test, e notevoli ritardi nell'attuazione delle misure di eradicazione. Gli ulivi, inoltre, sebbene siano nella lista di piante ospiti della legislazione Ue, non vengono tagliati quando si trovano entro il raggio di 100 metri delle piante infette e le altre specie ospiti non vengono distrutte in modo appropriato.

Lacune che fanno concludere agli ispettori Ue che "il rischio di un'ulteriore diffusione della malattia è elevato".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza