Il cibo industriale come bibite, snack
salati, biscotti, zuppe pronte, crocchette di pollo e wurstel,
solo per fare qualche esempio e che per alcuni arriva a
costituire oltre la metà del fabbisogno calorico giornaliero, è
risultato associato ad una minore salute cardiovascolare. Lo
rivela uno studio che sarà presentato alla conferenza della
American Heart Association che si terrà a Philadelphia nei
prossimi giorni.
Lo studio è stato condotto da esperti dei Centers for Disease
Control and Prevention (Cdc) in America ed ha evidenziato che
per ogni aumento del 5% delle calorie ingerite da cibo molto
'processato' si osserva una corrispondente diminuzione dei
parametri di salute cardiovascolare. Ad esempio, per gli adulti
con il 70% del proprio apporto calorico giornaliero da cibo
industriale è dimezzata la probabilità di avere un quadro ideale
della salute cardiovascolare, rispetto ad adulti che assumono
solo il 40% o meno delle loro calorie da questo genere di cibi.
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