/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Il nuovo anno salutato da un lampo di raggi gamma da record

Il nuovo anno salutato da un lampo di raggi gamma da record

Rilevato anche da strumenti italiani

04 gennaio 2022, 09:19

Redazione ANSA

ANSACheck

Il lampo di raggi gamma Grb 220101A osservato tra le costellazioni di Pegaso e Andromeda (fonte: L. Tomasella/Inaf) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il lampo di raggi gamma Grb 220101A osservato tra le costellazioni di Pegaso e Andromeda (fonte: L. Tomasella/Inaf) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il lampo di raggi gamma Grb 220101A osservato tra le costellazioni di Pegaso e Andromeda (fonte: L. Tomasella/Inaf) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ha viaggiato per oltre 12 miliardi di anni ed è arrivato sulla Terra all’alba del primo gennaio, uno dei lampi di raggi gamma più potenti e lunghi mai registrati: proveniente da un fazzoletto di cielo tra le costellazioni di Pegaso e Andromeda, è stato denominato Grb 220101A. Fra i primi strumenti al mondo a intercettarne e caratterizzarne il segnale, quelli a bordo del telescopio spaziale ‘made in Italy’ Agile e quelli dei telescopi dell’Osservatorio di Asiago dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) di Padova.



Il segnale è stato rilevato quando in Italia erano le 6:09 di sabato mattina: a circa 600 chilometri di altezza, il Burst Alert Telescope (Bat) del satellite Swift della Nasa ha registrato un improvviso flusso di fotoni ad altissima energia (nel range 15-350 keV) lungo parecchie decine di secondi, la ‘firma’ inequivocabile di un lampo di raggi gamma, tra i fenomeni più potenti dell'universo. Circa 15 secondi dopo, spiega l’Inaf in una nota, il segnale è stato registrato anche dagli strumenti a bordo di altri due satelliti per le alte energie: dal Large Area Telescope (Lat) del telescopio Fermi della Nasa e dai rivelatori di Agile, un piccolo gioiello per la rilevazione dei raggi gamma interamente made in Italy. Attivo dal 2007, Agile è frutto della collaborazione tra Agenzia spaziale italiana (Asi), Inaf, Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e diverse università italiane, e in passato ha già avuto occasione di osservare altri lampi di raggi gamma da record.

Da un’analisi preliminare dei dati raccolti, emerge che Grb 220101A non è solo il primo lampo di raggi gamma del 2022: è anche uno fra i più energetici di sempre. “È molto raro osservare eventi così lunghi ed energetici”, spiega a Media Inaf il primo autore della circolare (Gcn) che riporta l’osservazione con Agile, Alessandro Ursi dell’Inaf Iaps di Roma. “Il Grb 220101A ha attirato grande interesse da parte della comunità scientifica e in due giorni sono già state pubblicate più di venti Gcn che riportano osservazioni effettuate da missioni spaziali e da osservatori astronomici a terra".

 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza