E' pronta la prima banca dati genetica che confronta il Dna dell'uomo con quello dei due organismi più studiati dai genetisti, il moscerino della frutta Drosophila melanogaster e il verme Caenorhabditis elegans.
Grazie a questa 'enciclopedia' del Dna, illustrata per la prima volta in quattro articoli pubblicati su Nature, sarà più facile interpretare il genoma umano e sviluppare nuove terapie geniche mirate. Questo importante risultato è il frutto del progetto internazionale Encode (ENcyclopedia of Dna Elements), nato nel 2003 per studiare gli elementi funzionali del Dna umano, e del nuovo consorzio modENCODE, che ha esteso la ricerca di questi elementi anche al genoma della Drosophila e del verme C. elegans.
''Quando guardiamo i moscerini o i vermi - spiega Mark Gerstein dell'università di Yale - ci è difficile credere che abbiamo qualcosa in comune con loro. Ora però siamo in grado di trovare profonde somiglianze che ci permettono di interpretare meglio il genoma umano''. Fra i tanti tratti simili, i tre Dna condividono infatti il set di 'comandi' con le istruzioni per accendere e spegnere i geni in maniera coordinata.
In tutti e tre gli organismi, per esempio, molti geni sono situati vicino a degli HOT (High-occupancy target) spot, ovvero delle regioni 'interruttore' che contengono gruppi di sequenze regolatorie. Queste vengono attivate dal legame con particolari proteine che cambiano a seconda dello stadio di sviluppo dell'organismo, del tipo di cellula e della struttura 3D del Dna in quel punto preciso.
Caratteristiche simili e differenti sono poi state trovate anche in un altro meccanismo molto importante che regola l'espressione dei geni: la modificazione della struttura della cromatina, cioè il complesso di Dna e proteine che permette al nostro genoma di compattarsi all'interno del nucleo della cellula.
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