(ANSA) - BRUXELLES, 20 GEN - "Lo studio - sostiene la nota -
è stato condotto nelle stesse condizioni di laboratorio
dell'Istituto Spallanzani in Italia su campioni di siero
comparabili di individui vaccinati con Sputnik V e Pfizer con un
livello simile di anticorpi IgG e attività neutralizzante del
virus (VNA) contro la variante Wuhan". "Sputnik V mostra una
riduzione significativamente minore (2.6 volte) dell'attività di
neutralizzazione del virus contro Omicron in confronto alla
variante Wuhan di riferimento rispetto al vaccino Pfizer
(riduzione di 8.1 volte per Sputnik V rispetto a 21.4 volte per
il vaccino Pfizer)".
Un articolo di un team di 12 scienziati italiani e 9 russi
guidati da Francesco Vaia, direttore dell'Istituto Spallanzani e
Alexander Gintsburg, direttore del Centro Gamaleya, è stato
pubblicato su medRxiv (la piattaforma di preprint per le scienze
della salute). Secondo lo studio, "i vantaggi dello Sputnik V
sono l'uso della glicoproteina S nativa (proteina spike senza
stabilizzazione della prolina e altre modifiche) e l'uso di un
regime di vaccinazione prime- boost eterologo". "Il vaccino
Pfizer utilizza la proteina spike in una forma stabilizzata con
la prolina a differenza dello Sputnik V. La stabilizzazione con
la prolina e altre modifiche possono spostare una risposta
immunitaria prevalentemente verso il dominio di legame del
recettore (RBD) attivamente mutante della proteina spike. Nella
variante Omicron, un numero sostanziale di mutazioni è stato
registrato esattamente nel RBD, che è il motivo per cui un calo
così significativo dell'attività neutralizzante contro questa
variante può essere osservato nei sieri dei vaccinati Pfizer",
si legge ancora. (ANSA).
