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Anoressia sempre più maschile, colpito un uomo su 4 donne

Anoressia sempre più maschile, colpito un uomo su 4 donne

Pensano più a forma fisica che alla salute, e non si curano

ROMA, 20 gennaio 2020, 16:55

Redazione ANSA

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Anoressia, i maschi ricevono diagnosi più tardive, e temono lo stigma - RIPRODUZIONE RISERVATA

Anoressia, i maschi ricevono diagnosi più tardive, e temono lo stigma - RIPRODUZIONE RISERVATA
Anoressia, i maschi ricevono diagnosi più tardive, e temono lo stigma - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Su 3 milioni di malati di anoressia in Italia, uno ogni 4 donne è un maschio. Se finora la malattia è stata considerata solo 'femminile', i dati degli esperti aprono un nuovo scenario. Ma spiegano anche che essendo la patologia genericamente ritenuta 'da ragazze', i maschi ricevono diagnosi più tardive, oltre al fatto che temono lo stigma.
    Dell'argomento parlano gli endocrinologi dell'Ame che sottolineano come a sottovalutare il problema siano gli stessi medici, 'a causa di un pregiudizio diagnostico di genere'. L'età in cui si presenta la malattia così come per le ragazze è intorno ai 14-15 anni. Negli ultimi anni sono stati registrati casi anche a partire dai nove anni. ""I ricercatori per anni hanno escluso gli uomini dagli studi e standardizzato i protocolli clinici e diagnostici solo sulla popolazione femminile", spiega Simonetta Marucci, endocrinologa esperta dei disturbi del comportamento alimentare. 

"L'anoressia degli uomini - aggiunge - ha manifestazioni in parte simili a quelle dell'ambito femminile ma spesso l'ossessione per la forma fisica può esprimersi attraverso una attività sportiva compulsiva, oltre ad un comportamento alimentare dannoso". Altra malattia da sempre 'letta' al femminile è la pubertà precoce, che nell'ultimo mezzo secolo si è anticipata sempre di più. E contrariamente a quanto si creda, non riguarda solo le femmine. "La presenza di sostanze inquinanti nell'ambiente e nel cibo altera questo processo fisiologico anticipandolo anche di 2-3 anni. La pubertà precoce si può curare, ma la sua terapia va sempre decisa caso per caso da uno specialista e condivisa con i genitori", afferma Vincenzo Toscano, past president dell'Ame.
   

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