"Passami la palla! Corri in
difesa!". I richiami dei giocatori, nemici o compagni di
squadra, e degli allenatori vengono afferrati al volo dagli
atleti, specialmente negli sport di gruppo come il calcio, la
pallacanestro, il rugby: il loro cervello - rivela un nuovo
studio americano - e' in grado di bloccare i rumori di
sottofondo, e di 'sentire' perfettamente e selettivamente quelli
che contano.E' una sorta di 'voltaggio del cervello' diverso,
quello osservato negli atleti - sostiene un nuovo studio Usa
pubblicato sulla rivista "Sports Health".
Neuroscienziati della Northwestern university guidati da Nina
Kraus, hanno seguito un gruppo di piu' di 1000 persone, tutti
giovani adulti, meta' dei quali sono atleti di livello in
squadre universitarie. Nel corso dei test sono stati usati
elettrodi, attaccati al cervello dei volontari, che hanno
misurato l'attivita' cerebrale in reazione a suoni diversi.
Gli atleti - ha spiegato Kraus - hanno evidenziato capacita'
superiori - rispetto a chi non faceva sport di squadra - di
bloccare l' attivita' elettrica neuronale in risposta a rumori
di sottofondo.
Il cervello degli sportivi sviluppa cosi' una capacita'
particolare di 'eliminare' le distrazioni uditive.
E' uno studio intrigante che rafforza l' ipotesi che praticare
sport non conduca solo a 'fitness fisica ma anche fitness
mentale", ha osservato Richard Isaacson, rispettato neurologo
che dirige il programma di educazione neurologia e prevenzione
dell' Alzheimer al 'Weill Cornell Medical College'.
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