Per far correre la marca Mini verso il futuro, il Gruppo Bmw ha deciso parzialmente di fare marcia indietro, cioè di basare la propria strategia sulle richieste e le esigenze della clientela pur tenendo conto dei 'paletti' posti dalle autorità in tema di emissioni. La prossima generazione della Mini hatchback, cioè della carrozzeria tradizionale a 2 porte, sarà infatti più piccola (e più leggera) avvicinandosi nel format all'idea originaria di una city car premium da contrapporre all'icona Fiat 500.
Una ricostruzione del magazine britannico Carbuyer anticipa i cambiamenti nel design legati sostanzialmente alla riduzione delle dimensioni, con un parabrezza meno inclinato rispetto al modello attuale e un abitacolo dimensionato per offrire spazio sufficiente per quattro adulti. La nuova Mini hatchback - che dovrebbe essere presentata nel 2023 - farà parte di una gamma completamente rivista, che potrebbe includere l'erede dell'attuale Countryman - in questo caso ancora più grande rispetto al modello attuale, in zona Mercedes GLA - ma anche un crossover completamente elettrico (con dimensioni simili a Nissan Juke) e una monovolume derivata dal concept Urbanaut. Spariranno invece dall'offerta la Mini 5 porte, la Cabrio e la Clubman.
Altra importante novità sarà la disponibilità (sulla carta fino al 2030, quando tutte le Mini saranno elettriche) dell'alimentazione a benzina in alternativa a quella elettrica pura. Sparirà invece la soluzione ibrida plug-in.
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