"Stellantis: due anni di una
dinamica a diverse velocità": questo il titolo di un articolo
che il quotidiano francese Le Monde consacra oggi a Stellantis,
il grande gruppo automobilistico nato dalla fusione tra Fca e
Psa. "All'interno del gruppo alcuni marchi come Peugeot e Jeep
realizzano buone performance mentre altri arrancano, come
Citroen", scrive il quotidiano parigino aggiungendo che a due
anni dalla sua fondazione, il 16 gennaio 2021, Stellantis ha
"trovato il suo posto nel concerto dei costruttori mondiali".
"Quello, un po' particolare, di un marchio divenuto in tempi
record tra i più redditizi, quando invece, le sue componenti
iniziali, Fiat Chrysler (Fca) e Peugeot-Citroen (Psa), erano
lungi dall'avere una salute scintillante". E ancora: "N.4
mondiale, Stellantis ha registrato, per il suo primo esercizio
un risultato record di 13 miliardi di euro, con margine
operativo dell'11,8%". E tuttavia, sottolinea Le Monde, le
tredici firme del gruppo guidato da Carlos Tavares non
"progrediscono allo stesso ritmo". Tra i risultati più
deludenti, il quotidiano cita Opel e Alfa Romeo, "che ancora non
riescono a fermare i l loro declino, ma anche DS, le cui
ambizioni nel settore premium vanno ancora concretizzate". Ma i
"segnali più preoccupanti - avverte Le Monde - arrivano da
Citroen. In costante perdita di velocità, il marchio ha visto le
vendite mondiali passare da 1,4 milioni nel 2010 a meno di
700.000 nel 2022". Mentre in Francia, le immatricolazioni sono
calate del 19%. Doppiata da Dacia, Citroen retrocede al quarto
posto sul mercato nazionale, dove pesa ormai appena l'8,5%, il
minimo storico". Un campanello d'allarme per la storica casa
fondata nel marzo 1919 da André Citroën e che ha segnato la
storia dell'industria automobilistica europea.
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