(ANSA) - ROMA, 21 DIC - Sicuramente non un plebiscito,
comunque un'adesione piuttosto convinta, seppur con varie
sfumature. La proposta, lanciata da circa 200 sindaci , di
introdurre l'obbligo di Green pass anche per gli alunni delle
scuole primarie e secondarie - in linea con quanto stabilito per
l'università a settembre - sembra essere accolta con favore dai
destinatari dell'eventuale provvedimento. Secondo un sondaggio
effettuato dal portale Skuola.net - che ha coinvolto circa 1.000
studenti - quasi 3 su 4 accetterebbero di buon grado un
"filtraggio" all'ingresso degli istituti.
Un controllo che per molti ragazzi, però, non dovrebbe tradursi
in un obbligo vaccinale tout court, come avvenuto di recente per
i docenti e per tutto il personale scolastico. Solamente il 28%
del campione, infatti, spinge per la soluzione più estrema:
senza vaccino niente lezioni "in presenza", si resta in Dad. Per
il 45%, invece, bisognerebbe dare la possibilità anche a chi non
è immunizzato di entrare a scuola, potendo essere sufficiente
sottoporsi a un tampone. Alla fine, comunque, solo il 27% si
dice contrario a prescindere a qualsiasi forma di controllo.
Ma anche all'interno dei vari schieramenti le posizioni seguono
logiche di pensiero diverse. Tra i favorevoli al 100%, infatti,
c'è chi ad occhi chiusi appoggia gli amministratori locali
promotori dell'iniziativa sostenendo che "se non si agisce
duramente contro il Covid, questo non sparirà mai" o perché si
pensa che sia "giusto che i ragazzi vaccinati stiano in presenza
e chi no in Dad, visto che questi ultimi hanno più probabilità
di contagiarsi", o ancora perché ciò aiuterebbe a vivere meglio
dato che "se tutta la popolazione fosse vaccinata potremmo fare
un sacco di cose". Qualcuno afferma, pur favorevole, che siano
sufficienti soluzioni più morbide, come "fare in modo che tutti
abbiamo almeno una dose di vaccino per garantire la sicurezza
nell'ambito scolastico" o, parallelamente all'invito
all'immunizzazione, procedere a "tamponi a tappeto periodici".
Altri, invece, hanno un atteggiamento più neutro, sostenendo
che sia "esagerato mettere il Green pass per i bambini delle
elementari, andrebbe bene forse alle superiori" anche perché "i
più piccoli si possono vaccinare da pochi giorni, per loro è
giusto aspettare". C'è chi invita a "rispettare chi, per
questioni di salute o per sua scelta non vuole fare il vaccino,
provando a trovare soluzioni alternative" e chi ricorda che "una
persona che si fa il tampone ogni settimana o ogni due giorni,
essendo sempre aggiornato sul suo stato di salute, è più sicuro
di una persona che ha il vaccino, che con quello va dappertutto
ma potrebbe essere positivo". C'è anche chi propone altre
ricette, come "fare un mese di lezioni in Dad, almeno per le
superiori, per permettere al virus di allentare la sua morsa"
oppure "dotare tutte le scuole di sistemi di aerazione adeguati,
di mascherine ffp2, di tamponi fai-da-te". (ANSA).
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