Stando a quanto raccontano i 1.000
maturandi raggiunti da un sondaggio di Skuola.net, nella maggior
parte delle classi - così per circa 7 su 10 - gli ultimi mesi
sono stati spesi a interrogare e svolgere compiti in classe,
perdendo di vista il 'grande appuntamento'. Arrivando all'ultima
campanella avendo lasciato fuori dalla porta i temi
cronologicamente più recenti delle discipline principali e
sottovalutando le materie accessorie.
Parlando, ad esempio, di Letteratura Italiana - fondamentale
sia per la prima prova scritta che per il colloquio orale - meno
di 1 su 3 dice di aver trattato tutti gli autori principali
dello scorso secolo e contemporanei, e di aver avuto persino il
tempo per ripassare i nomi più importanti. Circa 1 su 4 è invece
arrivato al secondo '900. Ma ben 4 su 10 dicono di essersi
fermati alla prima metà del XX secolo, se non addirittura prima.
Più o meno la stessa cosa è avvenuta per un altro pilastro
della Maturità: la Storia, centrale anch'essa per l'orale ma
anche per le tracce più "argomentative" dello scritto di
Italiano (che richiamano anniversari, personaggi famosi,
passaggi epocali). Ebbene, appena un quarto dei maturandi (26%)
ha parlato in classe degli avvenimenti più contemporanei. Una
quota simile (27%) si è dovuta fermare grosso modo agli anni '70
del Novecento. Sempre meglio di quelli che nonsono riusciti ad
andare oltre la Seconda Guerra Mondiale: stiamo parlando di
quasi la metà degli intervistati (47%).
Qualche docente ha comunque cercato di mettere di aprire al
dibattito almeno sui fatti di attualità per dare agli studenti
l'opportunità, in caso di necessità, di svolgere una traccia di
questo tipo in prima prova: il 36% degli intervistati conferma
che i fatti contemporanei hanno fatto spesso capolino nelle
lezioni, mentre il 42% si è dovuto accontentare di qualche
stralcio. Sempre meglio di quel 22% che per approfondire cosa
avviene nel mondo ha dovuto guardare oltre i propri docenti.
Leggermente meglio, per fortuna, è la situazione nelle
materie caratterizzanti i singoli indirizzi di studio, che
saranno oggetto del secondo scritto (Latino al Classico,
Matematica allo Scientifico, Economia aziendale nei
tecnici-economici, ecc.): qui i docenti, per non mettere troppo
in difficoltà i propri alunni, si sono dati da fare per
affrontare più argomenti possibili. La missione si può dire
compiuta per ben 3 maturandi su 4, che hanno praticamente
esaurito la tabella di marcia ottimale per arrivare pronti
dall'esame; in qualche caso hanno pure trovato il modo di
ripassare le cose più utili per la prova. Ma non può essere
taciuto il dato che vede il restante quarto (25%) essere andato
fuori tempo massimo.
Decisamente trascurata anche un'altra colonna portante degli
esami di Stato più recenti che, pur non essendo tra le materie
di punta, avrà un suo spazio riservato durante l'interrogazione
orale: l'Educazione Civica. Peccato che solo 1 studente su 3,
tra quelli interpellati da Skuola.net, dice di averne parlato
frequentemente durante l'anno, sviluppando molti argomenti; la
platea più grande (49%) l'ha affrontata solo di sfuggita; il 19%
sostiene di aver fatto poco o nulla.
Solo 1 su 4 proverà a presentarsi all'esame senza avere
potenziali punti deboli. Circa 1 su 5, consapevole che non ce la
può fare a seguire tutto, si soffermerà invece solamente sulle
materie chiave. Il 38% già se che sarebbe un'impresa vana e,
probabilmente, lascerà perdere in partenza. Il 15% ha già
rinunciato e si focalizzerà su quanto è stato effettivamente
spiegato.
Solo 4 su 10 hanno svolto in classe più di una simulazione di
scritto di Italiano. Altrettanti hanno potuto prendere
periodicamente le misure allo scritto "di indirizzo". Per una
quota simile (40%), in entrambi i casi, in tutto l'anno c'è
stata solo un'opportunità per farlo. Circa 1 su 10 ha potuto
mettersi alla prova solo con esercizi assegnati per casa. Un
altro 10% non ha potuto fare neanche quello. Ecco perché, in
tanti, prevedono di dedicare qualche ora anche all'allenamento
formale per le prove iniziali. Non esattamente la condizione
ideale per avvicinarsi serenamente all'esame.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA